MONTE ATHOS – IL MONASTERO CHILANDARIU

moni xiliandariou

 

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Il convento di Chilandariu nella parte settentionale di Monte Athos costituisce il centro spirituale e vanto del popolo serbo da nove secoli.

 

La storia di questo convento inizia il decimo secolo ma dopo che fu stato devastato, fu concesso dall’ imperatore Alessio III nel 1198 agli egemoni serbi Stefano Nemania e a suo figlio Razco, i quali divennero monaci (Simeon e Savvas) e cominciarono le costruzioni di di nuovi edifici. Sia nel quattordicesimo secolo che nei prossimi il convento ebbe grande fioritura e concentrò ricchezza e cimeli da donazioni sia imperiali che private.

 

E’ tra i più grandi di dimenzione e più ricche in cimeli conventi di Monte Athos. Oltre al Catolico (chiesa principale), che festeggia il 21 Novembre in memoria dell’ Ingresso della Vergine Maria nel Tempio, ci sono moltissime cappelle (dell’ Annunziazione della Madonna e di San Trifona), la mensa e i padiglioni delle celle dei monaci e altri edifici ausiliari (foresteria, biblioteca, ecc). Oltre alla ricchezza degli affreschi (torre di San Giorgio, Catolico, vecchia e nuova mensa) il convento ha una tra le più grandi biblioteche di manoscritti slavi e greci.

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L’ odierna confraternità conserva ottime relazioni con il popolo serbo, il quale l’ aiuta notevolemente, soprattutto dopo catastrofi che ebbe il convento da diversi incendi. Precisamente nell’ ultimo incendio l’ Agosto del 2012 lo stato serbo mandò dieci pompieri per proteggere con successo il convento.

 

Il convento Chilandariu ha in possesso tantissime sacre icone di tutte l’ epoche dal dodicesimo secolo fin oggi con la più nota la Madonna “Tricherussa”.

 

La Sacra icona della Madonna “Tricherussa”

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Dopo un miracolo della Madonna quando guarì la mano di San Giovanni il Damaschinos, il Santo decise di diventare monaco al Lavra di Santo Savvas il Consacrato in Palestina. Insieme aveva anche l’ icona della Madonna Tricherussa.

 

Nel 1217 Santo Savvas il Chilandarinos, figlio del re della Serbia, Stefano Nemania, che dopo, quando diventò monaco, prese il nome Simeon, passando dal convento di San Savvas prese con sè l’ icona della Madonna Tricherussa e la portò al convento Chilandariu a Monte Athos dove essa ci rimasse fino il 1347. Un giorno viene il serbo Cralis Drusan il quale partendo la prese come benedizione. L’ icona venne ospitata al convento Stundenizza della Serbia.

 

Agli inizi del quindicesimo secolo i serbi furono informati che rischiavano di sottoporsi al dominio turco. Subito resero la Sacra icona, la misero sul dorso di un asino a lasciarono la bestia libera perchè la Madonna lo conducesse a Sua volontà. In modo miracoloso la serena bestia attraversò tutto il territorio serbo, la parte greca della Macedonia e arrivò a Monte Athos, nel convento Chilandariu, dove i monaci la ricevettero con onori e litanie. Quella benedetta bestia secondo la tradizione, appena l’ icona fu stata posta nel convente, cadde morto.

 

Fin oggi la Sacra icona della Madonna Tricherussa si considera la Priora – Protettrice del monastero Chilandariu e Protettrice del popolo serbo.