Secondo la tradizione il convento Varlaam fu abitato per la prima volta dall’ eremita-anacoreta Varlaam nel quattordicesimo secolo. Si fondò nel 1518 quando furono sistemati là i Santi fratelli Teofanis e Nectarios chiamati “Apsarades” di Giannina.
Il grandioso “Catolico” (chiesa principale) di stile Monte Athos fu costruito e fu dedicato a “Tutti i Santi”, nel 1542. La chiesa principale fu ricoperta di affreschi nel 1548 dal pittore Franco catelano di Tebe. Il nartece fu affrescato nel 1566 dai fratelli Giorgio e Franco contari anch’ essi pittori di Tebe.
La cappella dei Tre Gerarchi di un solo spazio e muratura si costruì nel 1627 e fu affreschata nel 1637 con affreschi che costituiscono carateristico insieme pittorico dell’ aghiografia post-bizantina della prima mettà del ‘600.
L’ accesso al convento era possibile solo con l’ impalcatura sostituita più tardi con grandi scale a pioli e con la rete che usano ancor oggi per il trasporto di cibo e di materiali da costruzione. Nel 1923 i monaci scavarono sulla roccia 195 scalini che portano oggi con siccurezza sulla cima della roccia.
Nella sagrestia-museo che si costruì negli ultimi anni ci sono rilevanti manoscritti, cimeli ecclesiastici, portatili icone post-bizantine, vesti sacerdotali ricamati d’ oro e inoltre un imponente e magnifica tutto ricamata d’ oro arca che rappresenta il sepolcro di Cristo, in veluto verde, opera del 1609. Tanti e rari sono i vecchi (non manoscritti) libri del convento.
E’ il convento da dove cominciò la sua vita monastica la Sua Beatudine Archivescovo di Atene Cristodulos (+2008).
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