SACRO PELLEGRINAGGIO DELLA MADONNA EVAGHELISTRIA A TINOS

 

 

Il Sacro Pellegrinaggio della Madonna nell’ isola di Tinos è la più conosciuta meta pellegrinaggia dell’ ellenismo ma anche dalle più popolari tra le comunità cristiane di tutto il mondo. Migliaia di fedeli hanno raccontato miracoli sin dal giorno del ritrovamento della Sacra Icona e continuano ancora oggi. Il ritrovamento dell’ icona della Madonna “Evanghelistria” e la recente storia della nazione greca si considerano concetti legati tra di loro. Questo fatto che succese nel 1823 fu considerato auspicio divino per la legittimità della rivoluzione greca contro i turchi.

 A Tinos ogni anno arrivano da tutto il planeta migliaia di fedeli alla Sua Grazia, perchè si sentino vicini a Lei e per avere la sua Benedizione.

 

La storia della chiesa

Lo storico del Ritrovamento

La chiesa fu costituita esattamente al posto dove era trovata la Sacra Icona della Madonna dopo visione di una semplize e modesta monaca che diventò poi Santa. Santa Pelagia per tre settimane di seguito (domenica 9, 16, 23/7/1822) sognava la Madonna che le chiedeva ad organizzare scavi perchè trovassero la Sua Icona che era sepolta nel terreno di una persona di nome Antonios Doxaras e che sitrovava a Hora (così si chiama di solito il paese principale di un’ isola). Santa Pelagia insieme alla priora del convento avvisa il Metropolita della Tinos, Gabriele, il quale invita il popolo dell’ isola nella chiesa Metropolitana “Taxiarche” pregandoli a contribuire per questo scopo con soldi e lavoro personale.

Il popolo, di buon grado, cominciò gli scavi i primi giorni di Settembre 1822. Si trovarono l’ antico tempio di Dionissos e la vecchia chiesa di San Giovanni Battista senza però nessuna traccia dell’ icona cosa che ebbe come risultato lo scoraggiamento dei fedeli e pian-piano l’ abbandono dell’ impresa e non solo, più inefficaci erano i lavori più la gente derideva e accusavano Pelagia per fantasticheria.

I lavori però si riprendono con un’ organizzazione migliore e più ostinazione e il 30/1/1823 il piccone di Demetrio Vlassis urta contro l’ Icona.

 panagia tinou

Il ruolo del Ritrovamento alla rivoluzione del 1821

Subito dopo il Suo Ritrovamento il messaggio fu trasmesso il tutto l’ Ellenismo. Questo evento fu considerato come forse il più importante sacro messaggio del Cristianesimo Greco-ortodosso per la legitimità della Rivoluzione. Nell’ isola arrivano Colocotronis, Miaulis, Nichitaras e Macrigiannis, eroi della Rivoluzione contro i turchi, per venerare la Sua Icona.

La cronaca della costruzione della chiesa

Dopo il ritrovamento della Sacra Icona cominciò la costruzione della chiesa. C’ èra bisogno di grandi quantità di marmo che prevalentemente si trasportava dall’ isola vicina, Delo. Inoltre c’ era bisogno di un numero grandissimo di operai per questi lavori ma sopratutto di tanti soldi, la carenza dei quali portava tante volte in difficoltà i responsabili dell’ impresa a non poter pagare alla fine della settimana lavoratori e materiali. Per miracolo però, sempre ogni difficoltà si affrontava con il generoso contributo sia con manodopera che con soldi da parte del popolo dell’ isola e da tutto l’ ellenismo che abitava sia in Grecia che all’ estero. Fino alla metà del 1832 era stata costruita l’ ala orientale del complesso, la parte orientale del campanile e la parte orientale dell’ entrata centrale. L’ insieme dei lavori della costruzione fu complettata nel 1880.

La Chiesa

L’ imponente chiesa della Madonna a Tinos si fondò nel 1823. Si costruì esattamente sul posto dove si trovò l’ Icone dell’ Annunziazione della Madonna Vergine Madre di Gesù secondo la visione di Santa Pelagia. Si tratta di un edificio splendido di marmo bianco il quale è il primo notevole monumento architettonico della libera ormai nazione greca. Posa in un posto ben visibile alla “Hora” dell’ isola Tinos. La scelta dello stile della chiesa a tre parti basilica (quella sinistra per le donne, la centrale e quella a destra per gli uomini) con cupola sopra la Santa Mensa.

Entrando nella chiesa dal portone centrale si vede a sinistra dell’ ingresso l’ iconostasi, dentro il quale viene riparata la miracolosa icona della Madonna la quale è colmata con le offerte dei fedeli. Offerte si trovano inoltre dapertutto dentro la chiesa. L’ iconostasi centrale è scolpito in legno con la parte basa dorata e quello alta decorata in gesso con fregio di legno. Segue il disegno degli illustri disegnatori post-bizantini. Fu costruito nel 1825 da Francesco Canachili. Il Presbiterio si trova di tre gradini più in su dalla chiesa centrale e in cui ci sono tre nicchie. Quella centrale si trova dietro la Santa Mensa, quella orientale si conformò in un’ altra Santa Mensa in onore dell’ Ascensione di Gesù e quella occidentale in onore della Dormizione della Madonna.

La chiesa rimane fin oggi senza cambiamenti essenziali tranne l’ aspetto principale e il campanile. In contatto con la parte occidentale della chiesa prima il dicianovesimo secolo si trova la chiesa di San Giovanni Battista.

La chiesa del Ritrovamento

Si trova esattamente sotto la chiesa dell’ Evanghelistria. Si tratta dello spazio che si trovò la Sacra Icona e sopra il quale si costruì la chiesa dell Evanghelistria. Tre portici a cupole parallelamente contigue consistono la chiesa inferiore. I portici comunicano tra di loro con apertyre arcuate (camere) nei muri intermedi. Il primo portico è lo spazio dove si trova l’ Acqua Santa e dove si trovò la Sacra Icone della Madonna. Quella di mezzo si usa principalmente per i battesimi.

Cappella

Questo spazio si trova all’ ingresso esterno del compleso dove i pellegrini possono accedere le cere perchè non è permesso il bruciamento dentro la chiesa principale.

I confessionali

Nella parte occidentale del piano esistono confessionali dove i sacerdoti confessori prestano ai pellegrini ogni tipo di aiuto spirituale perchè si preparino per il sarcamento della Santa Evcaristia (Comunione).

Foresterie

Esistono camere che si usano per ospitare i pellegrini. Per questa ragione però esistono anche foresterie fuori il complesso.

L’ istituto

Il Panellenico Sacro Istituto dell’ Evanghelistria di Tinos è generale e essentiale forma della chiesa della Madonna a Tinos. Si tratta di un’ opera pia con grande patrimonio il quale deriva soprattutto dalle offerte dei fedeli alla Santa Chiesa. Dà il suo contributo non solo al anonimo fedele ma anche a tutta la nazione greca in genere.

Il Sacro Istituto dell’ Evanghelistria si fondò formalmente e essenzialmente il Gennaio del 1825 con la pubblicazione del Testamento dei suo fondatori e istitutori del pellegrinaggio. I fondatori sono i primi fabbricieri della chiesa. Essi sono riusciti a trovare la Sacra Icona e a costruire la Santa Chiesa insieme alla maggior parte del complesso che circonda la chiesa. Essi costituirono il testamento del Sacro Istituto dell’ Evanghelistria ponendo le prime regole della sua amministrazione e come primi obietivi l’ Istruzione e Beneficenza.

Le quattro grandi festività

La festa per l’ anniversario del ritrovamento (30/1)

Si tratta del giorno più importante dell’ isola. Il pomeriggio della vigilia la Sacra Icona si trasporta con processione nella chiesa inferiore quella del Ritrovamento e si pone vicino al posto dove per secoli era rimasta sepolta. In seguito si celebra il grande vespro con cerimonia speciale. La sera si celebra di nuovo una Messa con la presenze di migliaia forse di fedeli.

Il giorno dopo si celebra Prelatizia Santa Messa e in seguito orazione commemorativa e deposito di una corona al busto dell’ Archivescovo Gabriele. Circa alle 14:00 si fa la litania della Sacra Icona che si trova dentro il baldacchino che portano considerandolo come onore gli abitanti dell’ isola. La litania segue lo stesso itinerario nei vicoli dell’ isola, quegli stessi che aveva seguito durante la prima processione dell’ Icona nel 1823. Sul pondio del molo si fa invocazione e la processione torna nella Chiesa dalla parte orientale della città.

La festa dell’ Annunziazione della Madonna (25/3)

Fino il 1920 greci della grecia ancora irredente, gli abitanti dell’ Asia Minore affolavano l’ isola con la loro presenza imbarcandosi su decine di navi a vapore ò a vela pregando per la liberazione della loro patria. Migliaia di persone continuano ad arrivare anche nei nostri giorni malgrado le condizioni atmosferiche avverse che di solito esistono qusta epoca dell’ anno.

Nella vigilia della festa si salmeggia il grande vespro e la sera si celebra mensa notturna e supplica. La chiesa rimane aperta tutta la notte. Il giorno dell’ Annunziazion della Madonna si celebra Prelatizia Santa Messa e in seguito si fa processione della Sacra Icone e invocazione sul pondio del molo.

Anniversario della visione di Santa Pelagia (23/7)

Questo giorno è dedicato a Santa Pelagia la quale il 27/7/1822 ebbe il sommo onore di vedere nella sua cella la Madonna. La mattina di questo giorno l’ Icona si porta al monastero della “Signora degli Angeli” a Checrovuni dove ci rimane tutto il giorno. Nella chiesa di Santa Pelagia si celebra Prelatizia Santa Messa e invocazione. Migliaia di fedeli afflussano per venerare e inginocchiarsi davanti alla Sacra Icona. La priora e le monache ospitano la gente che con pazienza aspetta il momento del ritorno. Verso le ore 18:00 clero e migliai di fedeli accompagnano la Sacra Icona che si trasporta nella città a piedi. Le campane delle chiese e chiesette dei paesini da dove passa l’ Icona della Madonna suonano festosamente. Anziani e malati abitanti dei paesini escono sulla strada centrale per venerare la sacra Icona. Quando la sacra processione giunge la città si fa l’ invocazione sul pondio del molo, ci sono fuochi d’ artificio e a tardanotte l ‘Icona si porta nella sua Chiesa.

Festa della Dormizione della Madonna (15/8)

Sul sagrato della Chiesa dal 1-13 Agosto si fanno susseguenti suppliche. Alla vigilia della festa l’ isola si abbelisce festosamente e la folla dei fedeli la inonda. Tutta la gente arriva per la Sua Grazia e per protarLe le loro offerte, fare supplici, ringraziarLa per il Suo aiuto e carità. La sera si celebra Grande Prelatizio Vespro e in seguito supplicio e Santa Messa e i fedeli prendono la Comunione. La mattina della festa dopo la Messa segue una maestosa litania e il baldacchino con l’ Icona viene caricata da ufficiali della Marina Militare.

Musei e collezione

Fin dai primi anni della storia i fondatori costituirono collezione archeologica con reperti archeologici dell’ isola di Tinos e Delo. Adeguata previdenza ci fu anche per i Tesori Ecclesiastici. Quella primo tentativo si sviluppò e da allora ogni commissione arrichisce e migliora gli odierni e di impressionale valore musei.

Mostra di icone e cimeli

 

Funziona dal 1956 esponendo vecchie icone che raccolse il Sacro Istituto dalle parrochie dell’ isola le quali restaurì risaltando la tradizione ortodossa dell’ aghiografia dell’ isola. Esitono anche altre icone che sono offerte di fedeli da diversi posti come inoltre sculture in legno, incise e cimeli ecclesiastici che completano la mostra.

Si dovrebbe fare anche un particolare riferimento sulla “Carta” di Rigas Fereos, una fra le tre autentiche che si salvano (1797=, il sigillo Patriarchico del martire della patria Patriarca Gregorio il quinto e l’ anello di Theodoros Colocotronis.

La sagrestia

La ricca sagrestia dell’ Istituto include parte delle offerte e soprattutto opere d’ argento e di ricami con oro espositi in elegantissime vetrine.

Mausoleo di “Ellis”

Là si trovano le ossa delle prime vittime della seconda guerra mondiale in Grecia, membri del equipaggio della nave incrociatrice Elli che fu silurata nel 1940 al porto dell’ isola esattamente il 15 Agosto 1940, giorno della festa della Dormizione della Madonna.